La
Chiesa del Carmine venne eretta nel Settecento sui
resti della cinquecentesca Chiesa della Santissima Annunziata, accanto alla quale i Padri Carmelitani costruirono un convento.
L'edificio presenta una pianta rettangolare ad
una sola navata, con una volta a botte e una copertura a due falde su cui si aprono delle finestre rettangolari nella parte superiore, costituite da arco a sesto ribassato e una strombatura verso l'esterno.
La navata termina con un'abside a semicupola emisferica illuminata da due aperture, su cui si eleva l'
altare maggiore dedicato a San Giuseppe. Esso si caratterizza per la
presenza di una statua lignea che lo ritrae con il Bambino Gesù, un'opera attribuita alla
scuola del Bagnasco, risalente alla fine del XVII secolo. Nel secondo altare troviamo una
statua della patrona del borgo, Santa Giuliana, e la
Madonna dell'Udienza, una scultura in alabastro del Cinquecento ad opera dello scultore locale
Sebastiano Lo Tinnaro. Il prezioso simulacro raffigura la Vergine intenta a sorreggere con la mano sinistra il Bambino, il quale le porge nella destra una
melagrana, simbolo dell'unità della Chiesa.
All'interno dell'edificio religioso sono custoditi
stucchi in bianco, giallo, azzurro e rosa e dorature neoclassiche, cappelle con statue dei Santi Gaetano, Eligio e Sebastiano, Vito e Antonio Abate e dei dipinti ad olio. Di pregevole importanza è la
bara in legno della Madonna dell'Udienza, opera di un artigiano locale del XIX secolo.
Curiosità
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Nel 1837 Giuliana fu colpita da una grande epidemia di colera, cosicché il cappellano della Chiesa del Carmine accese una lampada ad olio alla Madonna dell'Udienza - chiamata così perché secondo la tradizione carmelitana la Vergine Maria ascoltava le suppliche. Il curato però si rese conto che la statua trasudava dal volto, dal collo e dal petto. La scultura trasudò parecchie volte fino a quando non cessò l'epidemia e fu così che alla Madonna dell'Udienza si attribuì la fine dell'atroce epidemia.
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Nel 1987, in occasione dell'Anno Mariano indetto da Giovanni Paolo II e del 150° anniversario del miracolo del colera, la Chiesa è stata elevata a Santuario della Madonna dell'Udienza dall'arcivescovo di Monreale, mons. Salvatore Cassisa.
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La bara in legno della Madonna dell'Udienza viene usata per la processione della festa della Madonna, che si svolge ogni anno il 3 settembre.