Descrizione
Seguendo la forma ad imbuto della piazza veniamo invitati ad accedere a quello che rappresenta forse il principale monumento di Monteleone, che più di tutti ha influito sulla fondazione del Castrum (cioè della rocca fortificata) e poi sul suo destino: l’attuale TEATRO DEI RUSTICI.
Il Teatro era in origine fulcro della vita del Castello, ospitando il Palazzo dell’Amministrazione con i vari annessi, comprese le carceri e un locale per raccogliere i cereali, con cui si pagavano tributi a Orvieto e si allestiva una riserva alimentare per la popolazione. Secondo una delle teorie sull’etimologia del nome del paese, Monteleone discenderebbe proprio dall’idea del granaio fortificato sulla sommità del colle, forte ed inaccessibile come un leone.
Lo stemma ottimamente conservato sopra la porta d’ingresso, ci dice anche qualcosa di più: le lettere incise nella pietra, una O ed una P, stanno per Opus Pietatis, indicando che per un lungo periodo il Palazzo assunse anche la funzione di Ospedale.
Della originaria costruzione, ciò che sopravvisse ai saccheggi e alle invasioni fiorentine nella metà del seicento, nel 1738 venne destinato ad una diversa e insolita funzione: quella di teatro. Il Teatro dei Rustici, appunto. Va sottolineato che questo è stato riconosciuto come il più antico tra i 4 più piccoli teatri del mondo, ma nonostante ciò è sempre stato protagonista di una intensa attività artistica, specialmente durante l’Ottocento. Curiosamente dal dopoguerra e fino agli anni 70 era adibito a sala da ballo del paese, luogo di incontro dei giovani, dove si sono consumate avventure, e dove sono iniziate storie che hanno trovato esito nel matrimonio.
E ancora adesso ospita momenti importanti per la comunità di Monteleone, come la stagione teatrale, ma anche matrimoni civili, conferenze e assemblee.