Descrizione
L'area archeologica di Villa Romana, sita in contrada Mastro Agostino e scoperta nel 1986, è una vera e propria attrazione turistica che permette ai visitatori di ritornare indietro nel tempo, fino all'antica Roma.
Il sito archeologico è una semplice terrazza collinare che domina un'ampia vallata, ricca di acque sorgive, che si estende per circa 700 mq. Nel sito è possibile ammirare resti di un'antica villa romana nata come un insediamento rustico, ovvero come un'abitazione del proprietario che si occupava di coltivare le sue terre.
L'area archeologica è composta da un complesso abitativo, costituito da lunghi ambienti rettangolari ad incrocio ortogonale, su cui si aprivano le stanze domestiche e gli ambienti da lavoro. I vani sopra citati sono costituiti da muri di blocchetti di calcarenite più o meno regolari, a secco, con battuti pavimentali in terriccio rosso e marna bianca. Questo complesso, secondo gli archeologi, doveva essere destinato ad una fattoria che, grazie alla sua posizione, riusciva a controllare una vasta proprietà. Si pensa che alcuni ambiente fossero ad uso esclusivo per le attività artigianali, così come testimonia il rinvenimento di una fornace; mentre dai resti ceramici giunti fino a noi si ipotizza che le strutture risalgano al II secolo a.C. e il I secolo d.C, vale a dire la fine dell'epoca Repubblicana e la prima epoca Imperiale.
Il luogo è stato, ed è tuttora, un vero scrigno di tesori antichissimi: infatti, sono stati ritrovati frammenti di lucerne, tra cui una raffigurante Eracle bambino sul disco, e delle monete di bronzo augustee, altre della vicina Agrigento raffiguranti Zeus ed un fulmine, e altre ancora con Apollo e due aquile. Infine, degli assi romani recanti Giano e una prua di nave, prova di una presenza nel luogo già dal IV- III secolo a.C.