A Episcopia,
il 4 e il 5 agosto di ogni anno si celebra con grande fervore la
festa in onore della Madonna del Piano.
La giornata inizia con
l'antica "danza del falcetto" sul sagrato della chiesa omonima, un rito che simboleggia la mietitura
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. Durante questa danza, gli uomini offrono alla Madonna le gregne, ovvero fasci di spighe portate sulle spalle, mentre sulle teste delle donne vengono posate gli scigli, corone intrecciate di spighe.
La celebrazione prosegue con una solenne messa e si trasforma poi in un allegro ritrovo di canti e danze popolari. Il clou dei festeggiamenti è la processione, accompagnata dalla musica della banda locale, durante la quale la statua lignea della Madonna del Piano, scolpita con un manto ornato di stelle, viene solennemente portata per le vie del paese.
Questa statua è celebre per un miracolo avvenuto durante un'indeterminata stagione di mietitura nel 1500, quando fu scoperta all'interno di una quercia cava. Si narra che i contadini credettero che la statua fosse stata occultata dai monaci per sottrarla ai Sanseverino, nobili a caccia di tesori. Il ritrovamento avvenne non lontano da Episcopia, e i contadini locali, dopo una disputa con quelli dei paesi vicini, riuscirono a rivendicare la statua, celebrando la loro vittoria con una processione che sin da subito incluse elementi di grano come simbolo di prosperità.
La tradizione è stata tramandata di generazione in generazione. Durante la festa, i partecipanti indossano i costumi tradizionali dei "Pacchianelle" e "Pacchianelli", e prendono parte alla danza del falcetto con falci di legno, continuando a giocare e a gioire in un'atmosfera di festosa comunione.
Curiosità
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Fino all'inizio del 1800, questa celebrazione aveva luogo il 2 luglio.
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L'Istituto Luce ha realizzato due cinegiornali negli anni Venti e Trenta, documentando la ricchezza e l'unicità di questa festa: uno sulla Sagra del grano nel 1929 e l'altro sulla Festa di Santa Maria del Piano nel 1932.
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