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BENVENUTO A CASTELBELLINO, IL BORGO PIU' PICCOLO DELLA PROVINCIA DI ANCONA!
Castelbellino è un borgo marchigiano che conta circa 5.067 abitanti. Arroccato su uno sperone roccioso a 267 metri sul livello del mare, e attraversato dal fiume Esino, gode di una posizione privilegiata che offre uno splendido panorama sul Monte San Vicino ....
Giungendo a Castelbellino, costeggiando il fiume Esino, potrete ammirare le morbide colline, ornate da campi ben curati dai colori cangianti di stagione in stagione. In posizione sopraelevata, potrete scorgere il piccolo borgo, sulla cui sommità sorgeva un tempo il Castello, di cui rimangono le mura e le due torri campanarie. Tra i gioielli d'arte più antichi del borgo vi è l'antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di notevole valore storico-artistico, edificata sul finire del Quattrocento. Al suo interno custodiva un tempo due pregevoli pale d'altare, attribuite a Ernst Van Schayck (1567-1631) - "Crocifisso di San Girolamo ed altri Santi" e "San Michele Arcangelo, San Carlo Borromeo, e San Bernardino da Siena" - entrambe oggi esposte nel Museo Civico.
Il Museo Civico del borgo è situato all'interno di Villa Coppetti, e custodisce numerosi reperti archeologici, perlopiù di epoca romana, molti dei quali rinvenuti durante i lavori di restauro di Palazzo Berarducci, l'odierna sede del Municipio. Tra i reperti più interessanti, vi è un particolare decorativo caratteristico, appartenuto ad un tempio che sorgeva presumibilmente in contrada Mattonato. Il Museo vanta una ricca collezione, grazie alle numerose donazioni: 260 fogli e disegni originali realizzati a china da autori nazionali ed internazionali, donati dall'Associazione "Donazione Armando Ginesi" dell'omonimo Professore; fotografie e testimonianze scritte sulle famiglie Garibaldi e Canzio, donate da Annita Garibaldi Jallet, pronipote di Giuseppe Garibaldi; e documenti su Giuseppe e Anita Garibaldi e ricordi della nipote Garibalda Canzio, donati da Anna Romiti-Mascellani.
Ogni anno, l'ultima settimana di Luglio, il borgo ospita una importante manifestazione artistica di portata regionale e nazionale: Castelbellino Arte. Il Festival, organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune, conta oltre 30 edizioni ed è incentrato sulla musica, le arti figurative, il teatro, la poesia, la danza, il cinema e la filosofia, con l'intento di promuovere, attraverso la cultura, il bellissimo centro storico del borgo. L'evento ha avuto un'eco nazionale da quando è stato istituito il "Premio Camerini", per la migliore colonna sonora da film dell'anno.
Il borgo di Castelbellino è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Nella zona si produce il rinomato Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Le meravigliose Grotte di Frasassi distano dal borgo soltanto una ventina di chilometri.
A Castelbellino è vissuta a lungo la nipote di Giuseppe Garibaldi, Garibalda Canzio, come ricorda la targa sita in Via Madonna del Piano, 3. Nel 2003 le è stata intitolata anche una strada del borgo. Garibalda si stabilì a Castelbellino per seguire sua sorella Anita, e qui restò fino alla morte nel 1969.
Nella frazione Pantiere, nel 1948 fu inaugurata la sala da ballo e cinematografica "Carpe Diem" che ebbe molto successo in Vallesina grazie al famoso slogan che ne pubblicizzava l'attività: "Una notte a Pianello!".
Nella frazione Scorcelletti, fu rinvenuta nel 1939 una statuetta di notevoli dimensioni raffigurante un Ercole italico dei primi decenni del V sec. a.C., di indubbia provenienza Etrusca. La statuetta è oggi custodita presso il Museo Archelogico Nazionale delle Marche di Ancona.
La campagna di Castelbellino è molto curata poichè abitata, e si presenta suddivisa in poderi con diverse colture, ma anche boschi e carraie a tornanti con querce secolari, gelsi e larici.
Citazioni
Del castello originario resta l'impianto abitativo di forma ovale circondato nel tratto meridionale da mura scarpate formate da blocchetti di pietra e mattoni, su cui sono sorte abitazioni. Nello stesso tratto si apre la porta di accesso al castello, ai piedi di un torrione quadrangolare scarpato, attraverso la quale una stradina in salita conduce all'interno della cerchia muraria in cui sussistono ancora spazi liberi e in cui le abitazioni si dispongono a formare l'anello edilizio e una fila mediana secondo l'asse maggiore dell'ovale.Tratto dal libro Castelbellino. Storia. Arte. Sviluppo di Riccardo Ceccarelli, 1997.
Cenni Storici L'etimologia del toponimo Castelbellino deriva da Castrum Ghibellinum, nome che i Ghibellini diedero al Castello dopo il loro insediamento e la ricostruzione verso la metà del Trecento.
Le origini del borgo sono antichissime, come testimoniano i numerosi reperti archeologici rinvenuti, di epoca pre-romana. I primi documenti scritti in cui viene citato il Castello risalgono all'Alto Medioevo, quando la famiglia longobarda degli Attoni di Jesi decise di fondare una fortezza sulla collina; Castelbellino al tempo si chiamava Morro Panicale.
Nel 1194, Morro Panicale (Castelbellino) venne annesso a Jesi, dopo che il conte Trasmondo di Morro Panicale, figlio e nipote dei conti di Jesi, fece atto di sottomissione al Comune su pretesa dello stesso, da poco costituitosi. Fu la prima di una lunga serie di sottomissioni che nel Duecento formarono il contado di Jesi.
Verso la metà del Trecento, per essersi schierato contro l'esercito del cardinale Albornoz, il Castello fu distrutto e i Ghibellini furono esiliati. Nonostante la ricostruzione, fu nuovamente abbattuto dall'incendio del 1517 delle truppe del duca di Urbino Francesco Maria della Rovere. Sul finire del 1600, iniziarono a sorgere le prime abitazioni al di fuori delle mura del Castello.
Con la fine del contado di Jesi, Castelbellino fu unito a Monte Roberto e San Paolo di Jesi; i tre comuni tornarono autonomi nel 1818, un'autonomia confermata poi con l'Unità d'Italia.