Facciamo uso di cookie per assicurarci che ilborghista.it funzioni meglio per te. Utilizzando il nostro sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi di più
BENVENUTO A MILO, IL BORGO MOLTO CARO A LUCIO DALLA E A FRANCO BATTIATO, DOVE SI PRODUCE L'ETNA BIANCO SUPERIORE DOC!
Milo è un borgo della Sicilia di circa 1.050 abitanti, che sorge alle pendici dell'Etna, circondato da boschi.
Incastonato tra le nere rocce laviche dell'Etna, a 750 m s.l.m ...., questo piccolo borgo montano è una piacevole tappa sia d'inverno che d'estate. Già nel Trecento, rimase ammaliato dai suoiincantevoli paesaggi Giovanni d'Aragona - uno dei vicari del Regno di Sicilia - tanto da finanziare la costruzione di varie opere, tra le quali una piccola chiesa sul cui sito oggi sorge la più imponente Chiesa Madre di Sant'Andrea Apostolo. Personaggio molto caro alla memoria dei milesi, è a lui che è intitolata la scenografica Piazza Belvedere che vi darà il benvenuto all'entrata del centro storico del borgo. Posta su un'altura, da questa Piazza potrete godere di un panorama mozzafiato sulla costa ionica della Sicilia, che spazia da Siracusa, Augusta, Catania, La Timpa di Acireale, Riposto e Giardini Naxos, fino a Taormina e Catelmola. Nelle giornate più limpide, è possibile scorgere la Calabria.
Attorno alla Chiesa Madre di Milo, si è sviluppato il centro abitato del borgo, articolato in piccoli borghi medievali di notevole rilevanza storica. Attraversandoli, scoprirete l'autentica storia di questo territorio, a partire da Borgo Fornazzo, situato nella parte più alta, a circa 2 km da Milo. Qui troverete numerosi campi agricoli, e lussureggianti boschi dai quali un tempo si ricavava il legname alla base dell'economia del borgo. Nella parte più bassa di Milo si trova invece Borgo Praino, ricchissimo di agrumeti, utilizzati prevalentemente per la coltivazione delle clementine, oltre ad altri alberi da frutto. L'incontaminato fascino naturalistico di questo antico borgo rurale non è sfuggito a diversi illustri personaggi che qui hanno spesso trascorso le loro vacanze, come Franco Battiato e Lucio Dalla. Per incontrare la gran parte dei vitigni di Milo, dovrete recarvi a Borgo Caselle, una delle zone più antiche. E' qui che si producono gli eccezionali vini DOC della tradizione locale: l'Etna rosso, l'Etna rosato e l'Etna bianco superiore. Quest'ultimo è una produzione esclusiva di Milo.
Protettore della vendemmia è Sant'Andrea Apostolo, Santo Patrono di Milo. Ogni anno, nell'ultimo fine settimana di luglio, si celebrano i sentitissimi festeggiamenti in suo onore, che richiamano numerosi devoti da ogni dove. Durante la processione per le vie del borgo, il Santo reca al braccio un grappolo d'uva, simbolo dell'importanza del ruolo che riveste per i milesi. Per l'occasione potrete degustare un'ottima specialità locale, tradizionalmente preparata per le feste religiose: il vin brulè.
Il borgo di Milo è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il cantautore, compositore e regista italiano Franco Battiato, si è spento il 18 maggio 2021 nella sua casa a Milo, paese che amava particolarmente, tanto da decidere di trasferirvisi da Milano verso la fine degli anni Ottanta.
Vicino di casa di Franco Battiato era Lucio Dalla, a sua volta innamorato di Milo. Nominato cittadino onorario, nell'Anfiteatro del borgo a lui dedicato potrete ammirare un bellissima scultura che lo rappresenta, opera del maestro mascalese Carmine Susinni.
Anche l'astronomo Mario Fracastoro fu fra i più fedeli villeggianti a Milo negli anni Cinquanta.
Dopo numerose battaglie durate anni, Milo ottenne l'autonomia comunale nel 1955, alla fine della seconda guerra mondiale, staccandosi dal Comune di Sant'Alfio.
Borgo Fornazzo, situato nella parte più alta di Milo, d'inverno si ricopre di neve, aspetto in passato fece nascere e sviluppare un nuovo mercato: quello della primordiale Granita Siciliana.
Prodotti tipici del territorio sono: i vini, i funghi, diverse varietà di mele (come le Gelato Cola e le Cola) e diverse varietà di pere (dalle più comuni Coscia e Butirra alle più rare come le Spinelle).
Milo è uno dei paesi più alti dell'Etna nonché quello maggiormente esposto alla sua lava. Terribile il ricordo dell'eruzione del 1950, che costrinse i milesi a rifugiarsi temporaneamente nei paesi limitrofi. Divenne celebre in tutto il mondo l'immagine di una donna - donna Jana di Caselle - raffigurata a braccia aperte davanti alla lava con le immagini dei Santi in mano, come a volerla fermare con la forza della fede.
L'Etna, uno dei simboli più famosi della Sicilia nonché Patrimonio UNESCO, è il vulcano attivo terrestre più alto della placca euroasiatica. Viene spesso chiamato al femminile - poichè considerato una "mamma" - e con nomi diversi: Mungibeddu, Idda, 'a Muntagna. Il nome "Mongibello", molto diffuso, deriva da Mulciber (dal latino qui ignem mulcet – che placa il fuoco) ed era uno dei modi in cui i latini chiamavano il dio Vulcano.
Citazioni famose
Il magistrato, giurista e poeta Carlo Parisi (1883-1931) descriveva gli autunni milesi come caratterizzati da dolcezze d’ombra e castagneti d’oro,e definiva il borgo dotato di una grazia ellenica.
Apparizioni cinematografiche
Mauro Bolognini ambientò varie scene del suo film "Un bellissimo novembre" (1969), con Gina Lollobrigida, nel bosco Nicolosi di Milo. Il film è tratto dall'omonimo romanzo del 1967, finalista al Premio Strega, scritto da Ercole Patti che a sua volta cita Milo nelle sue pagine.
Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del suo film "Decameron" (1971) sulle lave ancora fumanti dell'Etna dopo l'eruzione del 1950 che travolse Milo.