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Scilla è un borgo calabrese di 4.733 abitanti, situato sulla costa sud-occidentale della Calabria, di fronte alla Sicilia.... Il suo territorio, a metà tra il Mar Tirreno e il Parco Nazionale dell'Aspromonte, offre uno stile di vita rilassato e da sempre incentrato sul mare, in particolare sulla pesca.
Il borgo è celebre per essere protagonista di alcunevicende mitologiche: come narra Omero nella sua Odissea, infatti, Scilla era una ninfa acquatica che, trasformata dalla maga Circe in un mostro marino per gelosia amorosa, ha tentato da quel momento di far naufragare qualsiasi nave passasse nelle sue vicinanze. Secondo la leggenda, il mostro risiedeva sul promontorio dove attualmente si trova il Castello Ruffo.
Proprio il Castello Ruffo è l’edificio storico più importante del borgo, costruito per scopi difensivi e divenuto nel 1532 la residenza del Conte Paolo Ruffo. Al suo interno, merita una visita il Faro di Scilla, appartenente oggi alla Marina Militare. Attualmente il Castello ospita mostre e vari incontri culturali, e regala ai suoi visitatori un paesaggio da cartolina: da qui lo sguardo si perde e arriva fino alle coste siciliane e alle Isole Eolie.
Ai piedi del Castello potrete ammirare il rione più antico e suggestivo di Scilla, il borgo di Chianalea, un tradizionale quartiere di pescatori, noto come "piccola Venezia" poiché quasi immerso nel mare cristallino. Il borgo si presenta infatti come un pittoresco quadro di casette abbracciate e adagiate sugli scogli, circondate da caratteristiche viuzze verticali che portano direttamente al mare.
Oltre alle varie attrazioni di interesse storico, il borgo è ricco di attività di interesse naturalistico. Tante le meravigliose spiagge su cui prendere il sole, la più gettonata delle quali è Marina Grande. Nelle sue vicinanze, troverete la paradisiaca spiaggia di Punta Pacì, particolarmente amata dagli appassionati di immersioni subacquee e snorkeling. Isolata e rilassante è poi la spiaggetta di Cala delle Rondini, di più difficile accesso e quindi ideale per coloro che cercano un ambiente incontaminato e più appartato. Una delle più belle spiagge di Scilla resta però la Spiaggia delle Sirene, caratterizzata da acqua alta e magnifici fondali.
Per scoprire il lato più selvaggio del territorio, è d'obbligo una visita alle Grotte di Tremusa, di origine carsica e rivestite di fossili marini. Intorno a questo luogo aleggia un mito legato a tre muse, da cui deriva appunto il nome. Per arrivare alle grotte, dovrete attraversare imponenti boschi di castagno, fino a giungere sul promontorio che le ospita, dove potrete immortalare le vostre più belle.
Momento importante per Scilla è la stagione estiva, quando le spiagge accolgono numerosi turisti che scelgono le acque limpide del suo mare azzurro. Rinomato per la pesca, il borgo celebra ogni anno ad agosto uno dei suoi prodotti tipici, protagonista dei piatti della tradizione locale: il pesce spada. Un prodotto del mare che trova la sua massima espressione durante il Festival in suo onore, ma che potrete apprezzare ovunque, nei molteplici ristoranti, locali, angoli dediti allo street food e stabilimenti del borgo.
Il borgo di Scilla è questo e molto altro ancora...
Curiosità
La spiaggia principale di Scilla è conosciuta anche come "Spiaggia delle sirene", perchè - secondo Omero - qui vivevano queste meravigliose creature, che con la loro voce melodiosa incantavano i marinai: solo Odisseo riuscì ad ascoltarle senza effetti e conseguenze, dopo aver ordinato ai suoi uomini di legarlo all’albero maestro della sua nave.
Il toponimo scylla - "cagna" - fa riferimento a un misterioso mostro responsabile di tempeste scatenatesi sul mare che determinarono, in passato, la fine di molti naufraghi.
Citazioni famose
Scilla ivi alberga, che moleste grida / Di mandar non ristà. La costei voce / Altro non par che un guaiolar perenne / Di lattante cagnuol: ma Scilla è atroce / Mostro, e sino a un Dio, che a lei si fesse, / Non mirerebbe in lei senza ribrezzo, / Dodici ha piedi, anteriori tutti, / Sei lunghissimi colli e su ciascuno / Spaventosa una testa, e nelle bocche / Di spessi denti un triplicato giro, / E la morte più amara di ogni dente. Omero, Odissea, Lib. XII, VIII sec. a. C.
Il fianco destro di Scilla, il sinistro Cariddi implacabile tiene, e nel profondo baratro tre volte risucchia l’acqua, che a precipizio sprofondano, e ancora nell’aria con moto alternale scaglia, frusta le stelle con l’onda. Virgilio, Eneide, III, 420-23, I secolo a.C.
Arrivai in città ammirando la sua strana posizione. Costruita su una altura discende come un lungo nastro sul versante orientale della montagna, poi girandosi a guisa di Scilla viene a distendersi lungo il mare… Alexandre Dumas, Viaggio in Calabria, 1802-1870
Apparizioni cinematografiche
"Un ragazzo di Calabria" di Luigi Comencini, 1987
"Il volo", cortometraggio a cura di Wim Wenders, 2010
"Padrenostro" di Claudio Noce, 2020
"Tutta colpa della fata Morgana" di Matteo Oleotto, 2021