Situato in Corso Vittorio Emanuele, dell'imponente
Castello Medioevale Sanseverino risalente all'XI secolo sono oggi visibili soltanto i ruderi, a causa dei terremoti occorsi nei secoli.
Dal Castello Medioevale dell'antica Saponara si diramava la cinta muraria avente 7 porte. La Porta di San Francesco o Falla Porta è l'unica di queste rimasta integra poiché ricostruita nel 1725.
Il Castello domina la Valle dell'Agri ed era il soggiorno preferito dell'illustre famiglia dei Sanseverino che lo ampliò progressivamente a partire dal 1254. Fu opera, però, dei Conti di Montescaglioso, primi feudatari di Saponara.
Nel 1853, con la caduta del regime feudale di Sanseverino, il castello e altre proprietà furono vendute al Gran Priore di Bari Giulio Cesare Giliberti.
Nella
Scuderia del Castello, situata in Piazza Umberto I, al centro del borgo, si possono ammirare alcune opere dei pittori Perrone ed Altobella del XVII secolo, raffiguranti figure di angeli reggenti specchi di Venezia, che il popolo chiamava proprio per questo “specchioni”. Vi si accedeva dall’ampio spiazzo, noto come "Steccato", e poteva ospitare fino a 60 cavalli da maneggio. In origine però era il Salone di Corte, luogo in cui il Principe Carlo Maria Sanseverino teneva le sedute ufficiali.
Negli ultimi anni è stata ristrutturata e viene utilizzata per eventi culturali.
Curiosità
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Intorno al 1700, il Principe Carlo Maria Sanseverino fece ristrutturare completamente il Castello, all'interno del quale sarebbe stato creato anche un “teatro leggiadro pe’ drami musicali o comedie” di cui il Principe era un cultore nonché autore. Il luogo in cui sorgeva il teatro era probabilmente quello oggi occupato dal bar Mary.
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La Porta di San Francesco, unica porta rimasta integra del Castello, è anche detta "Falla Porta" - la porta che fallì - poiché fu utilizzata dalle truppe Angioine per penetrare ed espugnare Saponara.