Ancora oggi, il
centro storico del borgo conserva un numero notevole di case tradizionali, preziosa testimonianza dell'architettura del passato.
Realizzate a schiera, con struttura muraria tutta portante, in comune, e in pietra e malta povera, l'abitazione si sviluppa in verticale: al piano terra, un magazzino adibito a stalla, legnaia, granaio; al primo piano, cui si accede attraverso una scala esterna a struttura piena o semi-piena; nel sottotetto, cui si accede con una scala a pioli, il deposito. La copertura è realizzata con coppi diritti e coppi rovesci, qualche volta con presenza di romanelle.
Si evidenziano all'esterno,
anelli per l'attacco di animali da soma - in pietra liscia oppure lavorata, successivamente in ferro -, all'incrocio delle stradine, nelle strutture murarie ad angolo, per agevolare il passaggio degli animali con carico e portali in pietra, alcuni con maschera ed altri più semplici distribuiti in tutto il paese.
Diversa, con uno spazio abitativo maggiore distribuito su due piani, è la
casa del "nobilotto", con al piano terra i locali destinati a legnaia, deposito, cantina; al primo piano, cui si accede tramite una scala interna, la cucina, la sala da pranzo e le stanze da letto.
La toponomastica, è stata realizzata con tecniche artigianali, utilizzando esclusivamente pietra locale e con scritte bilingue.
Curiosità
- Rientrano tra le case signorili costruite fra il XVIII e il XIX secolo: l'ex Palazzo Smilari, odierna Casa canonica, costruita nel XVIII secolo, e caratterizzata da un androne per il carico-scarico di animali da soma; il Palazzo Blumetti con frantoio, edificato nel XIX secolo; l'ex Palazzo Giocoli fabbricato alla fine del XVIII secolo, con annesso cortile interno; Villa Smilari, costruita intorno alla metà del 1800, su commissione di Alessandro Smilari, da un muratore proveniente da Roma, detto "Salamino".