Situata nell'omonima via, nel cuore del borgo antico, la
Chiesa di S. Antonio Abate risale al 1560, quando furono edificate anche le Chiesa di San Benedetto e di San Nicola.
La Chiesetta,
in forte pendenza, ha un unico ingresso con semplice portale in pietra, una finestra sovrastante e un campanile a vela.
L'interno, di modeste dimensioni, è stato completamente rinnovato e presenta una mensa in muratura collocata su un presbiterio rialzato. Alle spalle è possibile ammirare la
statua di Sant'Antonio Abate, posta all'interno di una nicchia.
Curiosità
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Sant'Antonio Abate è detto anche Sant'Antonio il Grande, Sant'Antonio d'Egitto, Sant'Antonio del Fuoco, Sant'Antonio del Deserto, Sant'Antonio l'Anacoreta.
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Nel Sud d'Italia, Sant'Antonio Abate viene comunemente chiamato "Sant'Antuono" per non confonderlo con Sant'Antonio di Padova.
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Nel culto popolare si invoca Sant'Antonio quando si vuole ritrovare qualcosa che si è smarrito o che non si ha più. Questa "richiesta" viene declinata nei modi più variegati a seconda dei dialetti. In Basilicata, viene invocato in maniera giocosa e colloquiale così: "Sant'Andonie, 'u robb' agghie sperse, aiutame ca 'u truove e nun mi scuncèrte!" (traduzione: "Sant'Antonio, ho perso la roba, aiutami a trovarla e a non agitarmi!").