La
Chiesa di San Martino, in stile barocco, si trova nel centro storico ed è la Chiesa Madre di Campodipietra.
Fu edificata
tra il 1770 e il 1774 nelle vicinanze di una delle quattro porte della cinta muraria, al posto di una preesistente cappella medievale ad un’unica navata e con un piccolo campanile a vela, ormai completamente perduta.
La costruzione settecentesca, a tre navate, fu realizzata da
Nunzio Margiotta, mastro di Pescopennataro (IS), grazie alle risorse del Monte Frumentario della Chiesa stessa e alle offerte spontanee del popolo che mise a disposizione i vari materiali per la costruzione, principalmente pietre, legname e calce.
Oggi, la Chiesa presenta una facciata ricca di ornamenti e pregiate decorazioni ed è affiancata sulla sinistra da una
torre campanaria di forma ottagonale con una copertura piramidale, innalzata sulla torre di un antico palazzo nobiliare adiacente che in passato ospitava un
carcere.
All'edificio è possibile accedere attraverso
tre portali d’ingresso: quello centrale che porta alla navata principale, sul quale potrete ammirare una sontuosa decorazione scultorea che raffigura San Martino e reca inciso l’anno di costruzione, e i due più piccoli portali situati ai lati, sovrastati da due finestre ovoidali, che introducono alle navate laterali.
All’interno, rimarrete affascinati dai
cinque splendidi dipinti, un affresco e quattro tele, realizzati nell’abside dal
pittore Paolo Gamba nel
1774 e raffiguranti l’Immacolata Concezione con ai lati i quattro Evangelisti.
Troverete anche un magnifico
coro ligneo intagliato dai toni scuri, una
tela del Trasporto della Santa casa di Loreto attribuita al pittore Ciriaco Brunetti e
un'anonima Annunciazione con San Bernardino da Siena, tutti risalenti al Settecento.
Apprezzabile è anche il
pulpito in legno, finemente intagliato e attribuito all’
artista Dorotea, che è posto alla destra dell’altare centrale.
Curiosità
-
San Martino è il Santo patrono di Campodipietra e viene celebrato ogni anno l’11 novembre.
-
La Chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2002 e ha subìto consistenti lavori di miglioramento sismico che hanno riparato i danni e rafforzato le volte, le murature e le capriate della cupola.