Fondata nel 1561 su un preesistente tempio pagano del 1118, scenograficamente posta nella parte più alta dell'abitato, la
Chiesa Madre di Sant'Antonino Vescovo e Martire di Apamea (Siria) fu ricostruita in seguito al rovinoso sisma del 1857.
La facciata è oggi in stile neoclassico mentre all'interno è possibile ammirare i resti del Tempio Romano di Serapide, un controsoffitto dipinto a cassettoni del XIX secolo, un affresco ottocentesco raffigurante l’Ultima Cena situato nella volta del presbiterio.
Gli ultimi lavori di restauro dovuti al terremoto del 1980 hanno fatto riaffiorare affreschi unici del '500.
All'esterno della Chiesa, una fontana con capitello corinzio, ex acquasantiera, proviene probabilmente da un tempio romano. Nelle pareti che costeggiano la chiesa vi sono murati cippi funerari e alcune lapidi con incisioni romane.
Curiosità
- Sant'Antonino di Apamea (I secolo) era originario di Aribazos, in Siria, e secondo la tradizione, passando un giorno ad Apamea, rimproverò i pagani e i loro idoli e, nel tentativo di edificare ad Apamea una chiesa in onore della Santissima Trinità, fu ucciso dagli stessi all'età di 20 anni. Le reliquie del martire furono ospitate in Francia, a Pamiers, dove è venerato come santo patrono. Per questo motivo il Martire è conosciuto anche con il nome di Sant'Antonino di Pamiers.