Le celebri
Fonti del Clitunno sono un'
oasi naturalistica, al cui interno sorgono le splendide
sorgenti del fiume Clitunno.
Note fin dall'antichità, sono state
decantate per la limpidezza delle acque e per la bianchezza dei tori e delle greggi, in numerose odi latine, tra le quali quelle
di Plinio il Giovane, di Sesto Properzio, di Claudiano, di Virgilio, ma anche in età moderna da Macaulay, Byron, Kulczycki. In Italia,
Giosuè Carducci, dopo un suo soggiorno nel 1876, scrisse nello stesso anno la poesia "Alle fonti del Clitumno", contenuta nel primo libro delle Odi Barbare.
Oggi presentano la conformazione voluta dal
conte Paolo Campello della Spina nella seconda metà dell'Ottocento.
In questo specchio d'acqua cristallina alimentata da sorgenti sotterranee, potrete ammirare
cigni e papere, circondati da
salici piangenti e pioppi.
Il luogo ideale dove trascorrere dei
rigeneranti momenti di relax.
Curiosità
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Nel tempietto veniva venerato il dio Giove Clitunno e, nel mese di maggio, si tenevano qui in suo onore le feste primaverili note come i Sacra Clitumnalia.
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Al tempo dei Romani, il fiume Clitunno era navigabile ed aveva dunque una portata maggiore, come conferma una famosa lettera di Plinio il Giovane nella quale parla di questo cambiamento, causato secondo alcuni studiosi dal grave sisma di Costantinopoli del 446, secondo altri da quello de L'Aquila del 1703.