Fondato nella prima metà del III secolo a.C. e distrutto poi dai Saraceni nel IX secolo a.C., il
Parco Archeologico di Grumentum, definito la "Piccola Pompei" lucana, è il più importante sito romano in Basilicata e uno dei pochi casi in Italia in cui dai resti è possibile intuire la tipica forma urbanistica della città romana.
Situato alle pendici del colle, nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, occupa una superficie di più di 40 ettari.
La fondazione della città risale al III secolo a.C. ad opera dei Romani, intenti a creare una serie di avamposti fortificati in posizione tattica durante le guerre sannitiche; la città sorse infatti quasi contemporaneamente a Venusia (291 a.C.) e a Paestum (273 a.C.). Grumentum era considerata un nodo di comunicazione strategicamente importante poiché vi passava la via Herculea, tra Venusia e Heraclea, che collegava il Sannio con la Lucania, oltre ad un'altra strada che conduceva alla via Popilia sul versante tirrenico.
Nel Parco Archeologico si possono ammirare entrando, il Teatro - ancora oggi utilizzato per rappresentazioni teatrali -, un Decumano lastricato con grossi basoli di pietra, il Tempietto Italico con podio alto 1,70m, la Domus dei mosaici.
Giungendo al foro, poi, i due templi più importanti - l'Augusteo e il Capitolium - e i resti della Diocesi vescovile fondata nel 370 d.C. da Papa Damaso.
E ancora, le Terme Imperiali e Repubblicane, il mercato pubblico detto Macellum, la Tolus funeraria nei pressi della porta Aquila, l'Anfiteatro dedicato agli spettacoli gladiatori.
Tra i ritrovamenti fuori dalle mura, diverse tombe monumentali, una basilica paleocristiana e un acquedotto.
Ai piedi della città romana di Grumentum è possibile visitare il Museo Nazionale dell'Alta Val D'Agri che racchiude i preziosi reperti archeologici rinvenuti in tutta la Valle.
Curiosità
- Dell'area occupata dalla colonia romana di Grumentum, ad oggi solo un decimo sembrerebbe esser stato riportato alla luce dagli scavi archeologici.