Il
Piazzale Aurora Sanseverino, ricavato sui resti del Castello, offre una magnifica veduta sulla Valle del fiume Agri, racchiusa dai monti, che potrete fermarvi ad ammirare anche attraverso un binocolo panoramico installato sul posto.
Dedicato ad Aurora Sanseverino, fra le poetesse lucane di maggior spicco, il Piazzale si trasforma d'estate in una incantevole location dedicata ad eventi culturali e musicali.
Curiosità
- Aurora Sanseverino può essere considerata la rappresentante lucana più importante dell'Arcadia, periodo che va dal 1690 (data ufficiale di nascita dell'Accademia che si diffuse poi in tutta l'Italia) al 1748. Appartenente ad una famiglia ricca e nobile, cresciuta in un ambiente lussuoso e raffinato che la spinse ad accostarsi all'arte poetica, fu ammessa a soli 15 anni alla nascente Accademia. Il suo modo di fare poesia è tipico del primo periodo dell'Arcadia e privilegia l'uso del sonetto e della canzone. I temi sono prevalentemente amorosi e malinconici.
- Sonetto di Aurora Sanseverino, uno dei tre sonetti rimasti della sua produzione poetica, che ha come tema la morte prematura di un'amica:
Zeffiri molli, aure soavi e chete,
vaghi uccelletti, ombre gradite e sole,
gigli, ligustri e tremule viole,
deh, cessi il riso, e al comun duol piangete
ninfe, coi ch’n quest’onde albergo avete,
lasciate i dolci balli e le carole
e accompagnando il suon di chi si duole
sol di mesti cipressi il suol spargete.
L’aria, la terra, e ‘l mare in duol sia volto
e calzi ogni mio cigno altro coturno
sol rida il ciel per sì gradito acquisto.
Così disse piangendo il mio Volturno
quando a lei giunse il suon tra l’onde misto
ch’alta donna regal morte ci ha tolto.