Situata nella frazione di Pissignano, la Chiesa di San Salvatore - nota come
Tempietto del Clitunno - è un vero e proprio gioiello non solo del borgo, ma anche dell'Umbria, riconosciuto
Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO.
Edificato su una delle numerose sorgenti del fiume Clitunno, fu realizzato dai Longobardi, utilizzando perlopiù
materiali di recupero dell'antico tempio romano che sorgeva proprio vicino al fiume.
Questo piccolo sacello, di
origine paleocristiana, presenta un portico con 4 colonne corinzie diverse tra loro, culminanti in un sontuoso timpano decorato.
Al suo interno custodisce una piccola edicola al centro dell'abside, ed alcuni frammenti di
affreschi del VII secolo tra i più antichi della Regione,
raffiguranti il Pantocrator come nelle basiliche romane, tra gli apostoli Pietro e Paolo, più due angeli in alto.
Esternamente, di fronte al tempio, potrete notare una sorta di cripta sotto lo stilobate, che presumibilmente era un tempo una
piscina.
Curiosità
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L'architetto Francesco di Giorgio Martini e il grande Palladio rilevarono le misure del tempietto e ne realizzarono alcuni schizzi per i loro studi di architetture classiche.
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Nel 1765 il cardinale Carlo Rezzonico emise un decreto per la conservazione del Tempietto, a seguito dello scempio compiuto da Fra' Paolo, il quale a seguito di un terremoto staccò un cornicione, demolì i due portichetti laterali, e in più vendette pietre e colonne a Pierbiagio Fontana di Spoleto per la costruzione del suo altare a San Filippo di Spoleto. L'interpello tardivo del Papa fu vano.