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Ceccano è un borgo del Lazio di circa 23.000 abitanti, che sorge adagiato su di un colle tra i Monti Lepini e il gruppo dei Monti Ausoni, in posizione dominante sulla Valle del Sacco.
Il borgo di Ceccano presenta una caratteristica singolare: la presenza di due Castelli.... Il medievale Castel dei Conti è indubbiamente l'edificio più significativo del borgo. Situato sulla sommità del colle, affacciato sulla splendida Valle del fiume Sacco, questo Castello millenario fu costruito per volere dei potenti Conti De' Ceccano, ai quali il borgo deve la sua espansione. Rimaneggiato più volte nei secoli, conserva ancora oggi alcuni elementi medioevali come l'incisione di una croce sull'arco di ingresso, che veniva toccata dai cavalieri quando lo varcavano. Quale tipico esempio di rocca fortificata del Lazio Meridionale, presenta una cinta muraria, una torre mastio e la residenza del signore, visitabili su prenotazione. Dal bastione esterno, dal camminamento e dalla torre mastio, soffermatevi ad ammirare l'incantevole panorama dal punto più alto del borgo.
A pochi passi dal centro storico si trova l'altro castello, Castel Sindici, circondato da un grande Parco di piante secolari dichiarato dal 1928 "Zona d'Interesse Artistico Nazionale". Si tratta in realtà di un Palazzo neogotico, progettato su modello di un'antica fortezza medioevale, interamente in pietra calcarea locale. A commissionarlo verso la fine dell'Ottocento fu Stanislao Sindici, enologo e Cavaliere del Lavoro, che affidò la progettazione all'architetto Giuseppe Sacconi, noto per aver progettato il celebre Altare della Patria di Roma. Il Palazzo è stato nel corso dei secoli dimora dei discendenti della facoltosa famiglia Sindici nonché luogo di ritrovo di personaggi illustri tra i quali probabilmente anche Gabriele D'Annunzio. I locali sotterranei erano al tempo adibiti a casa vinicola, dove veniva prodotto il pluripremiato vino "Castel Sindici", come confermano le antiche botti in ceramica qui ancora conservate. Il Palazzo, oggi di proprietà del Comune, è visitabile esternamente, passeggiando nel suo pittoresco Parco dal quale potrete godere di un incantevole panorama sul borgo di Ceccano.
Ceccano possiede un interessante patrimonio religioso, che rappresenta una parte fondamentale delle sue ricchezze storico-artistiche. Da visitare il suggestivo Santuario di Santa Maria a Fiume, costruito sui resti di antiche terme romane, situato sulla sponda sinistra del fiume Sacco. Dichiarato un tempo Monumento Nazionale, è stato interamente ricostruito a seguito dei bombardamenti subìti durante la seconda guerra mondiale, ma ha mantenuto fedelmente l'originario stile duecentesco. Al suo interno custodisce una pregevole statua lignea della Madonna, alcune sculture medievali, e diverse iscrizioni romane funerarie rinvenute tra le macerie. Anticamente, le pareti e i pilastri della Chiesa erano decorati con numerosi affreschi attribuiti a Giotto e alla sua scuola - ma non solo -, visibili grazie alla documentazione fotografica rimasta.
Il borgo diCeccano è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Ceccano era presumibilmente l'antica città volsca di Fabrateria Vetus, situata lungo il fiume Sacco e già esistente nel 330 a.C. Questa deduzione nasce dal ritrovamento di antiche iscrizioni nel territorio tra Settecento e Ottocento. Il cambiamento del nome nel VII secolo sarebbe un omaggio, secondo lo storico locale Michelangelo Sindici, al Console di Campagna Petronio Ceccano, discendente di Tito imperatore e padre di papa Onorio I.
Il borgo vanta una posizione molto strategica, essendo facilmente raggiungibile sia in treno che in auto, grazie alla presenza dellastazione ferroviaria in pieno centro, e all'uscita dell'A1 Frosinone da cui Ceccano dista una manciata di chilometri.
Durante i lavori per la TAV sono stati portati alla luce i resti di un'antica Villa patrizia romana, che sembrerebbe essere appartenuta addirittura all'Imperatore Antonino Pio. Sorprendente la conduttura in pietra che aveva la funzione di acquedotto della villa.
I ceccanesi si sono fatti valere in particolar modo nel campo della sartoria e dell'ebanisteria; tra loro, numerosi i sarti che nel Novecento hanno lavorato in importanti sartorie romane e francesi, mentre tra gli ebanisti alcuni vantano impieghi nelle migliori botteghe di Roma.