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Pedesina è un borgo lombardo di soli 36 abitanti, che sorge a 1.032 m di quota, su un fianco del Monte Rotondo (2496 m), nelle Alpi Orobie Occidentali. Il suo territorio rientra nel Parco delle Orobie Valtellinesi, nella piccola Valle del Torrente Bitto di Gerola ....
Il borgo di Pedesina si affaccia su un panorama di alte montagne e boschi, particolarmente suggestivo d'inverno quando il paesaggio è innevato. Passeggiando per il borgo non potrete non notare il suo più antico edificio religioso, risalente al 1424: la Chiesa di Sant'Antonio Abate. Dedicata al Santo Patrono, la chiesa fu decorata soltanto nel XVII secolo dai fratelli Cascina - noti nella Valtellina - e conserva al suo interno opere interessanti realizzate tra Seicento e Settecento come un'Ultima cena dell'artista pedesinese Antonio Tarabini, un Cristo giovane ed una tela con San Rocco. Del Cinquecento è invece lo splendido affresco della vicina casa parrocchiale, raffigurante la Madonna col Bambino, assieme a San Rocco e a San Sebastiano, opera di Cipriano Valorsa, maggior pittore locale del tempo. Soffermatevi qualche istante sul sagrato della chiesa, per apprezzare lo splendido panorama che si apre davanti ai vostri occhi.
Poco a nord di Pedesina si trova il Sentiero Cadorna, lungo il quale potrete osservare alcuni resti di una importante opera di fortificazione realizzata agli inizi della Prima Guerra Mondiale, lungo la cosiddetta linea Cadorna. L'opera doveva proteggere i confini settentrionali dell'Italia da un possibile attacco dal confine svizzero, ma rimase inutilizzata e venne abbandonata al termine della guerra.
Ogni anno ad Ottobre, Pedesina festeggia La Castagnata,una manifestazione gastronomica dedicata alle profumate caldarroste, appartenenti all'antica tradizione culinaria del borgo. Per l'occasione potrete gustare le gustose castagne locali cotte al momento, e i tipici dolci di stagione tra cui i tortelloni di castagne aromatizzati all'anice.
Il borgo di Pedesina è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Un noto proverbio locale recita "Pedesina aria fina", per la qualità dell'aria del borgo.
Pedesina è una delle più note vallate orobiche per la produzione del formaggio Bitto DOP. Questo pregiato prodotto locale a lunga stagionatura, fa parte da secoli della tradizione culinaria del territorio e trae il suo sapore esclusivamente dalle erbe di cui i bovini si nutrono sulle pendici dei monti; è proibito infatti l'utilizzo di mangimi.
A Pedesina, nel '700, l'economia era basata, oltre che sulla produzione del Bitto, su quella dei tradizionali tappeti chiamati "pezzotti", e delle tele di canapa e di lino prodotti nella valle, che avevano sostituito quella dei panni di lana.
Dalla cima del Monte Rotondo si può godere di un panorama che nelle giornate più limpide si spinge fino al Monte Rosa.
Fino al 1483 il borgo era accorpato al comune di Rasura, dal quale si staccò con conseguente necessità di dividere i beni, ovvero gli alpeggi di Culino (Rasura) e Combana (Pedesina). Ci vollero 5 anni per definire con un atto notaril il confine fra i due comuni nella parte alta della Valmala.
Questo territorio montano è caratterizzato da problemi di dissesto, motivo per il quale a Pedesina si celebra a settembre la "festa della Madòna del Ruìni", in occasione della quale la comunità invoca protezione alla Vergine dalle valanghe, dalle frane e dagli smottamenti.
Il borgo di Pedesina si è conteso il primato di Comune Italiano col minor numero di abitanti col Comune di Morterone. Il declino demografico è cominciato nel secondo dopoguerra, con un passaggio dai 154 abitanti del 1951 ai 36 di oggi. Il motivo è legato alle difficoltà climatiche, alla viabilità problematica e alle scarse opportunità lavorative.
A Pedesina e nei dintorni vi sono ancora numerose case rurali antiche, edificate in pietra a vista, con travi a vista, fienili e legnaie. Ci sono anche esempi della tecnica costruttiva Blockbau, basata su tronchi di legno incastrati con abilità l'uno nell’altro.
Citazioni
Proseguendo lungo il monte, sul quale sta Rasura, dentro per la valle, s’incontra il grosso villaggio di Pedesina; molti suoi abitanti esercitano vari mestieri a Venezia... Cit. tratta da Rhaetia di Giovanni Guler von Weineck, 1616.
Proseguendo si giunge a Rasura (326 ab.), e poi a Pedesina (237 ab.), e al suo orrido, uno dei più belli che si possano ammirare e che è attraversato da tre ponti in muratura a considerevole altezza sul precipizio.Cit. tratta da La Guida alla Valtellina edita nel 1884 a cura dei CAI di Sondrio (II ed., a cura di Fabio Besta).