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BENVENUTI A ROCCABIANCA, IL BORGO DELLA ROCCA BIANCA, SIMBOLO DELL'AMORE!
Roccabianca è un borgo dell'Emilia Romagna di 2.870 abitanti, situato nella bassa parmense. Il suo piccolo centro abitato è ubicato lungo la Strada del Culatello, precisamente fra le rive del Po e le anse del Taro ....
Il territorio di Roccabianca fu a lungo conteso tra la famiglia dei Pallavicino e la famiglia dei Rossi, fino a quando, nel 1449, Francesco Sforza ne confermò il possesso a Pier Maria Rossi. Fu proprio il giovane condottiero che costruì una delle principali architetture di Roccabianca e simbolo del borgo stesso e dell'amore: il Castello di Roccabianca. Noto anche come "la Rocca", iI Castello di Roccabianca è un tipico castello della pianura della Bassa Parmigiana, realizzato verso la metà del Quattrocento da Pier Maria Rossi per l'amante Bianca Pellegrini. L'edificio venne costruito con una duplice funzionalità: uno scopo militare e uno scopo residenziale per la sua amata. Per questo motivo, l'uomo volle far ridipingere la rocca di bianco, proprio per rievocare il nome della donna. Al suo interno si trovano meravigliosi affreschi e decori, come quelli situati nel porticato del cortile, in cui le dediche d'amore si mescolano con gli stemmi araldici della casata. Una delle sale più importanti è la Sala di Griselda, ispirata alla centesima novella del Decamerone di Boccaccio, in cui si narra la storia di Griselda. Al suo interno è possibile ammirare pregevoli copie degli affreschi originari che adornavano la stanza, oggi conservati al Castello Sforzesco di Milano.
Tra gli edifici di culto, merita una visita la barocca Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele, con un impianto di tipo tardo-romanico ascrivibile tra il 1576 e il 1577. La chiesa venne edificata per volontà del marchese di Roccabianca Giulio Rangoni e presenta una struttura interna a navata unica, coperta dauna serie di volte a crociera su cui spiccano importanti affreschi. Di grande impatto è la tela del Settecento posta in una sontuosa cornice sull'altare maggiore, raffigurante il martirio di San Bartolomeo e opera del maestro Ignazio Marchetti, l'intagliatore di corte del Ducato di Parma e Piacenza. L'intitolazione della chiesa ai due Santi rimanda alle due parrocchie dei due paesini - Rezenoldo e Tolarolo - in cui il borgo di Roccabianca era anticamente suddiviso.
Roccabianca è l'ultima tappa del November Porc, una manifestazione gastronomica accompagnata da musica e intrattenimento, in cui il protagonista principale è il maiale parmense. La staffetta prende avvio a Sissa, con una sfilata per le strade del paese, e continua a Polesine e Zibello, per concludersi a Roccabianca con l'evento "Armonie di Spezie e Infusi". Nei due giorni di novembre in cui si svolge la kermesse, oltre al cibo locale e ai piatti tradizionali, hanno luogo il mercatino di Natale e vari spettacoli circensi e musicali. La festa nasce nel 2002, prendendo spunto dalla famosa Oktober Fest, e intende valorizzare il prodotto tipico parmense, ovvero il maiale.
Il borgo di Roccabianca è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Roccabianca ambiò nome durante il Quattrocento per la Rocca ridipinta di bianco in onore di Bianca Pellegrini, divenuta simbolo della città.
Il paese è noto per i suoi laboratori di intrecciatori di vimini e giunchi.
I creatori di fumetti di una nota casa editrice hanno scelto la Bassa parmense per ambientare un'avventura del loro eroe "Dampyr", con alcune belle tavole dedicate alla particolare piazza porticata di Roccabianca, Piazza Minozzi.
L'ex cinema-teatro "Arena del Sole", che tra gli anni Cinquanta e Settanta era il principale luogo di svago nel paese, dopo un periodo di declino è stato acquistato dal Comune con l’intento di trasformarlo in un centro per eventi culturali e di promozione turistica.
All'interno dell'ex cinema-teatro vi sono nove statue dello scultore palermitano Ettore Ximenes, che in passato si trovavano nell'imponente monumento dedicato a Giuseppe Verdi che sorgeva nel borgo, e che con i bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale erano state abbandonate nel torrente Parma. Il costruttore del cinema-teatro, il Dott. Enzo Tomasinelli, le recuperò personalmente.
Il borgo di Fontanelle, frazione di Roccabianca, ha dato i natali nei primi del Novecento ad un grande scrittore e giornalista, Giovannino Guareschi, autore di alcune delle opere più vendute nel mondo, e al geniale Pietro Bianchi (1909-1976), giornalista e critico cinematografico, fondatore anche del quotidiano milanese "Il Giorno".
La Chiesa di San Martino a Fontanelle pare sia stata di ispirazione per lo scrittore Guareschi nel raccontare la chiesa immaginata del suo celebre personaggio don Camillo.
Citazioni
La Bassa è un luogo nel quale bisogna sapersi perdere prima di riuscire a scoprirlo nella pienezza più genuina dei suoi significati. Cit.Giovannino Guareschi, '900.