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BENVENUTO A ROCCALUMERA, IL BORGO DI SALVATORE QUASIMODO E DELL'ANTICA FILANDA!
Roccalumera è un borgosiciliano della provincia di Messina di 3.915abitanti, bagnato dal Mar Ionio e circondato dai comuni limitrofi di Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Fiumedinisi, Mandanici e Pagliara. Comprende le frazioni di Allume e Sciglio ....
Situato tra lo Stretto di Messina e Taormina e affacciato sull’antistante Costa Calabra, il paese è un antico Marchesato e borgo di pescatori,noto per il suo mare cristallino e le sue bellissime spiagge – tanto da aver ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu 2021 – e per aver ospitato Salvatore Quasimodo durante la sua infanzia e la sua giovinezza.
Proprio al poeta, che fu uno degli esponenti di spicco dell’ermetismo e premio Nobel per la letteratura nel 1959, è dedicato il “Parco Letterario Salvatore Quasimodo”, un giardino-museo che sorge nell’area della vecchia stazione ferroviaria e che offre ai visitatori la possibilità di ammirare, all’interno di antichi vagoni merci allestiti a museo, una galleria fotografica sul poeta e, presso la biglietteria, storici cimeli, come la laurea conseguita all’Università di Messina, lo studio di Milano e vari documenti e certificati originali del poeta e della sua famiglia.
Passeggiando per le vie di Roccalumera, potrete visitare diverse chiese e immergervi nell’atmosfera medievale degli antichi quartieri noti come “bagli”, i grandi cortili chiusi di epoca feudale destinati al commercio di prodotti agricoli e ittici - come quello di Putioli, nei pressi della Chiesa della Madonna del Carmelo -, e il quartiere Baglio Ficara, dove potrete trovare anche la Torre Saracena ancora perfettamente integra, e la piccola Chiesa del SS. Crocifisso risalente al XVIII secolo, con la piazzetta del Pescatore.
Un autentico gioiellino è l’Antica Filanda, l’unica rimasta in tutta la Sicilia, risalente – insieme ad un’altra filanda, oggi però demolita – agli inizi del Novecento, quando la lavorazione della seta divenne la principale attività di Roccalumera. Ancora oggi potrete vedere la ciminiera in mattoni, il piano terra con i tipici archi a tutto sesto, che veniva usato come deposito e che oggi è una sala d’esposizione, e il primo piano con le ampie finestre e le caratteristiche “pannarole” in legno, dove venivano messi i bozzoli dei bachi da seta ad asciugare, oggi usato come sala convegni.
A pochi km dal centro principale, potrete visitare le piccole frazioni di Sciglio e Allume, che sorgono lungo il torrente Sciglio, immerse nel verde degli agrumeti e della tipica macchia mediterranea.
A Sciglio, antico bosco di felci e querce ed oggi centro agricolo dedito alla produzione di limoni, potrete recarvi alla Chiesa barocca dei Santi Cosma e Damiano, risalente al Seicento e originariamente dedicata al Santissimo Salvatore, col campanile novecentesco, il portale in pietra rosa di metà Settecento, un pregiato battistero marmoreo, una statua lignea raffigurante i due Santi Medici, un dipinto della Sacra Famiglia e una cantoria con un organo a canne.
Ad Allume, il più antico centro abitato del paese, dove fino al Novecento erano attive diverse cave per l’estrazione di allume, ancor’oggi ben visibili, potrete ammirare i ruderi del vecchio Borgo San Michele, la Chiesa bizantina di San Michele Arcangelo risalente al XII secolo – la più antica del paese e recentemente restaurata – e la Chiesa Madre di Roccalumera, in perfetto stile barocco e dedicata alla patrona Santa Maria del Rosario, col suo campanile in pietra, i preziosi dipinti esterni di scene apostoliche e la splendida raffigurazione della Vergine posta sull’altare centrale.
Potrete, poi, rilassarvi passeggiando per il bellissimo lungomare o gustando, nei numerosi locali sul mare, i piatti tipici della zona – come le varie specialità a base di pesce, la focaccia messinese e il pane cunzato – e i dolci della tradizione, come la pignolata, la cassata siciliana, i cannoli, le paste di mandorla e di pistacchio, i piparelli e gli ‘nzuddi (biscotti tipici messinesi) e molto altro ancora.
In estate, potrete prendere parte ai tanti eventi organizzati in tutta la riviera ionica, tra serate danzanti, sagre, feste, sfilate di moda, manifestazioni musicali e culturali, e potrete divertirvi nei numerosi locali e lidi aperti fino a tarda notte.
Il borgo di Roccalumera è questo e molto altro ancora...
Citazioni famose
A te assomiglio la mia vita d’uomo,
fresca marina che trai ciottoli e luce
e scordi a nuova onda
quella cui diede suono
già il muovere dell’aria.
Se mi desti t’ascolto,
e ogni pausa è cielo in cui mi perdo,
serenità d’alberi a chiaro della notte.
Salvatore Quasimodo, Fresca Marina, da Acque e terre, 1930. Poesia ispirata a Roccalumera.
Curiosità
Il nomeRoccalumera risale ai primi anni del Seicento e deriva dal cognome dei feudatari La Rocca e dal nome della contrada "Lumera" o “Alumera”, così chiamata per la presenza di miniere per l’estrazione di allume, attive fino al Novecento.
La patrona di Roccalumera è dal 1674 la Madonna del Rosario, venerata nella Chiesa Madre. Dal 2004, anche Sant'Antonio da Padova è stato eletto Santo protettore del paese.
In via Umberto I si trova la casa familiare del Quasimodo, costruita dal nonno.
Il paese è noto per la produzione del limone “verdello”, a cui è dedicata una sagra che si tiene nel periodo estivo, generalmente ad agosto, nella frazione di Sciglio, in occasione della quale viene anche assegnato il Premio Nazionale “La Zagara d’Oro”.
Ogni anno nel borgo si tiene il Festival Internazionale del Folklore che vede gruppi di diverse culture provenienti da tutto il mondo incontrarsi e confrontarsi, esibendosi nei propri balli tradizionali, all’insegna di uno spirito di accoglienza, di festa e di pace.
A Roccalumera si svolge ogni anno il Marikshel Arabian Horse Show, un evento durante il quale si radunano pregiati cavalli arabi provenienti da più parti che si esibiscono in prove morfologiche.