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Sant'Oreste è un borgo del Lazio di circa 3.700 abitanti, adagiato su uno sperone del Monte Soratte, a 420 metri sul livello del mare ....
Passeggiando per le stradine del borgo medioevale di Sant'Oreste potrete notare l'antica cinta muraria fortificata, ancora oggi ben conservata, con le sue tre monumentali porte di accesso risalenti al Cinquecento: Porta la Dentro (o Sant'Edisto), Porta Costa (o Santa Maria) e Porta Valle (o San Silvestro). A determinare il passaggio da un assetto urbanistico medioevale ad uno rinascimentale fu il Cardinal Abbate Alessandro Farnese, che si avvalse della consulenza del prestigioso architetto e amico Jacopo Barozzi detto il Vignola. Tra i vari Palazzi civili edificati a quel tempo nel borgo, uno dei primi e più imponenti fu il Palazzo Caccia-Canali, costruito dai nobili Cavalieri Caccia trasferitisi a Roma per servire i Farnese, con le maestranze che stavano costruendo a Caprarola la Vignolesca Villa Farnese. Al suo interno, ampi saloni in parte affrescati, e un vero e proprio tesoro: un'antica Croce di bosso del 1546, proveniente dall'Oriente e intagliata a mano con scene del Nuovo e Vecchio Testamento. Dal 2020, il Palazzo appartiene alla prestigiosa "Rete delle Dimore storiche del Lazio".
A Sant'Oreste potrete visitare la splendida Riserva Naturale del Monte Soratte,affacciata sulla Valle del Tevere. Caratterizzata da un particolare paesaggio carsico e naturalistico - citati anche da grandi poeti latini come Orazio e Virgilio - la Riserva conserva interessanti testimonianze anche storico-monumentali per la sua antica vocazione religiosa: una serie di Eremi panoramici. Potrete esplorarli attraverso un percorso suggestivo lungo un'antica strada selciata, partendo dall'Eremo di Santa Lucia divenuto un Monastero nel '600, all'Eremo di Sant'Antonio dove risiedette il priore di tutti gli eremiti di Soratte. E poi ancora l'Eremo di Santa Maria delle Grazie divenuto un Monastero nel 1628, e il piccolo Eremo di San Sebastiano di cui restano alcune tracce murarie. Salendo fino alla cima più alta del Monte, troverete infine l'Eremo di San Silvestro, edificato sul sito dell'antico tempio romano di Apollo. Dalla sommità, soffermatevi ad ammirare il vastissimo panorama che abbraccia i monti e i borghi della Sabina, e spazia a occidente fino al Lago di Bracciano.
Le cavità naturali scavate all'interno del Monte Soratte suscitano grande curiosità per aver ospitato durante la Seconda guerra mondiale il comando di tutte le forze tedesche in Italia. Oggi queste gallerie prendono il nome di Bunker Monte Soratte e sono visitabili su prenotazione. L'ex zona militare è infatti gestita dall'Associazione Bunker Soratte che vi ha realizzato un inedito Museo della Memoria, dove potrete rivivere i momenti storici cruciali dell'epoca attraverso filmati e allestimenti museali.
Il borgo diSant'Oreste è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Sant'Oreste è noto come paese di molti santi per i tanti miracoli accaduti. Il primo fu compiuto dal Santo eremita Nonnoso, monaco benedettino che si ritirò in meditazione sul Monte Soratte, dove per poter coltivare spostò un grande masso ingombrante, mettendolo in pendenza su due piccoli sassi dove ancora oggi giace. Un altro miracolo fu compiuto dal Patrono Sant'Edisto, che avrebbe protetto il borgo di Sant'Oreste dagli attacchi romani facendo calare la nebbia. L'ultimo fu quello di Santa Romana che ai tempi di Papa Silvestro I si era rifugiata sul Monte Soratte per avvicinarsi a lui, il quale a causa delle dicerie popolari le ordinò di non tornare prima che le rose sarebbero rifiorite; era inverno, ma la Santa tornò dal Papa il mattino seguente, dopo aver trovato miracolosamente delle rose nel suo giardino innevato.
Il dialetto santorestese presenta particolari analogie con la pronuncia còrsa cismontana e con la lingua còrsa stessa.
Secondo una credenza popolare, le viscere del Monte Soratte nasconderebbero numerose casse contenenti oro e altri metalli preziosidepredati agli ebrei a Roma durante la Seconda Guerra Mondiale.
Del prestigioso architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola, legato a Sant'Oreste dove prestò consulenza per alcune opere, si conserva in archivio comunale una lettera autografata dall'artista che cita espressamente la comunità.
Nel 1927, per volere del governo fascista, venne istituita la provincia di Viterbo sotto cui Sant'Oreste passò, salvo poi tornare alla provincia di Roma nel 1941.
Citazioni famose
Come si stagli (nel cielo), bianco di neve il Soratte, lo vedi tu,
né più sostengano il peso le piante affaticate,
e per il freddo rigido i corsi d’acqua
si siano gelati: lo vedi?
Il freddo scioglilo, legna sul fuoco
con abbondanza ponendo, e senza risparmio
mesci il vino puro di quattro anni,
o Thaliarco, da un’anfora sabina.
Tutto il resto affidalo agli dèi, e, dopo che questi
imbrigliano la zuffa tra i venti ed il mare
spumeggiante, non più i cipressi
si agitano e i secolari ontani. Orazio, Il Monte Soratte, Libro I, Ode IX.
Come Costantin chiese Silvestro d’entro Siratti a guerir de la lebbre; così mi chiese questi per maestro a guerir de la sua superba febbre. Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno XXVII, XIV secolo.
Costui la vergine, sia per attaccare ai templi le armi
troiane, sia per mostrasi cacciatrice nell'oro
catturato, lui solo tra ogni duello della battaglia
seguiva cieca e per tutta la schiera incauta
ardeva del femminile amore di preda e spoglie,
quando negli agguati scelto finalmente il momento
scaglia l'arma Arrunte e con la voce prega così:
"Sommo fra gli dei, Custode del santo Soratte Apollo,
che per primi abbiam venerato, della cui catasta sipasce
l'ardore di pino, e fiduciosi nella pietà in mezzo al fuoco
e noi adoratori prmiamo i passi su molta brace,
da' , padre, di abolire questo disonore con le nostre armi,
onnipotente.Publio Virgilio Marone, Eneide, XI, 785.