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BENVENUTO A SASSO DI CASTALDA, L’ANTICO BORGO IN PIETRA CON UNO DEI PONTI TIBETANI PIU' LUNGHI D'ITALIA!
Sasso di Castalda è un piccolo borgo lucano della provincia di Potenza di appena 766 abitanti. Sorge a circa 1 ....000 metri di altezza, tra le cime dell’Appennino Lucano, e fa parte insieme ad altri sette comuni potentini della Comunità Montana Melandro.
Situato nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano della Val D’Agri Lagonegrese, nel cuore della Valle del Melandro, questo grazioso borgo di probabile origine longobarda è il luogo ideale dove trascorrere piacevoli momenti di relax a contatto con la natura, lontani dal caos cittadino e accolti dalla familiare ospitalità degli abitanti.
A fare da padrona è proprio la montagna – o per meglio dire il Sasso, da cui il borgo prende il nome – che con i suoi colori e le sue tante sfaccettature, sovrasta e domina dall’alto il centro abitato, quasi a proteggerlo. È su quella roccia che anticamente sorgeva il Castello normanno con le sue torri di avvistamento, di cui oggi rimangono solo alcuni ruderi.
Nel dedalo di viuzze che si rincorrono ai piedi della roccaforte, si trova la parte vecchia di Sasso di Castalda, con il caratteristico “Borgo Manca” dove troverete le antiche case fatte in pietra e diverse terrazze che offrono un panorama mozzafiato, con scorsi suggestivi sulla sottostante valle attraversata da un torrente.
Grazie alla bellezza incontaminata delle sue aree naturali – vere e proprie oasi per cervi e altri animali selvatici – il borgo in ogni periodo dell’anno è particolarmente gettonato dagli appassionati di escursionismo e dagli amanti degli sport ad alta quota: numerosi sono, infatti, i sentieri di montagna che si diramano tra gli incantevoli boschi di faggi, attraversati da fresche sorgenti naturali, e i prati variopinti dove in primavera, tra i fiori profumati, o in autunno, attorniati dai caldi colori della stagione, potrete anche campeggiare o fare pic-nic. Di inverno, sul Monte Arioso, non mancano le emozionanti piste da sci, con ben sei skilift per facilitare la risalita e spazi adatti ai più piccoli.
Più di tutto, però, vi lasceranno a bocca aperta i due adrenalinici ponti tibetani, lunghi 95 e 300 metri, in campata unica: il ponte più corto, il Ponte Petracca, si trova a circa 30 metri di altezza, mentre quello più lungo, il Ponte alla Luna, è sospeso a 102 metri sul torrente sottostante. Percorrendolo, arriverete letteralmente attraverso l’aria dall’altra parte del fosso, nel punto in cui si trovano i ruderi del Castello, dove potrete riprendere fiato e ammirare il meraviglioso paesaggio, prima di ritornare verso il centro del paese. Da provare anche i ponti tibetani sportivi e le vie ferrate.
Sasso di Castalda, oltre alle tante bellezze naturalistiche, vanta anche un grande patrimonio artistico e culturale, lasciato in eredità da secoli di storia e accuratamente conservato. Tra gli edifici d’epoca, spicca in piazza del Popolo il magnifico Palazzo dei conti Gaetani D'Aragona, risalente all’Ottocento e facilmente riconoscibile grazie allo stemma nobiliare posto sopra al portone centrale. Ancor più bello è l’antico Palazzo notarile Langone, anch’esso di origine ottocentesca, impreziosito da un incantevole giardino e da una terrazza panoramica.
Accanto alla vecchia dimora, si innalza la seicentesca Chiesa di San Rocco, costruita dagli abitanti come ringraziamento al Santo per aver salvato il borgo da una terribile pestilenza, che conserva le tre vecchie campane che ancora oggi vengono fatte rintoccare a mano dai fedeli. Nelle vicinanze troverete diverse altre chiesette caratterizzate da un’atmosfera intima, come la settecentesca Chiesa Madre di Sasso di Castalda, dedicata all’Immacolata Concezione, al cui interno potrete ammirare diverse opere come le pregiate statue, due tavole del XVII secolo raffiguranti quattro Sante martiri e il dipinto della Madonna in trono tra Santi della fine del XVIII secolo.
Infine, passeggiando tra le stradine e le ripide scalinate in pietra, sarete rapiti dalle graziose casette del borgo adornate di fiori e rimarrete inebriati dal profumo della tradizione che si disperde tra i vicoli: dal buon odore del bucato steso ad asciugare al vento a quello delle bontà della cucina locale.
Il borgo di Sasso di Castalda è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Sasso di Castalda è nato dalla fusione di due centri medievali, Petra Castalda e Sasso, da cui prende il nome. In particolare, “Sasso” fa riferimento alla presenza di una grossa roccia, il Sasso appunto, che sembra sia stata posizionata sopra l’abitato a sua protezione; mentre “Castalda” si ricollega alla denominazione dell’antico paese di Petra Castalda, che significa “pietra fortificata”. Pare che sia stata la popolazione di Petra Castalda a spostarsi a Sasso, probabilmente per sfuggire allo straripamento del vicino torrente ingrossato da terribili alluvioni, anche se secondo la leggenda gli abitanti di Petra lasciarono il paese a causa di un'invasione incontrollabile di serpenti.
Nel Borgo Manca, sorge un albergo diffuso che offre la possibilità di pernottare nelle caratteristiche stanze “sassesi”, in pietra viva, roccia, legno e ferro battuto, con arredi d’epoca.
L’albero più amato dagli abitanti di Sasso di Castalda è un esemplare di faggio ultracentenario, il Faggio di San Michele: in passato l'albero, fiorendo in anticipo rispetto ad altre piante, aveva la funzione di avvertire la popolazione, stanca del lungo e rigido inverno, dell’arrivo della tanto desiderata primavera.
Nel territorio sassese passava anticamente la Via Herculea, un’importante strada romana che attraversava tutta l’area potentina, partendo dall’antica Venosa e arrivando, attraverso Potenza, fino a Grumentum, oggi Grumento Nova.
Originari del borgo erano il sacerdote, storico e scrittore Don Giuseppe De Luca; l’ingegnere Rocco Anthony Petrone, che trasferitosi in America diede un contributo fondamentale alla Missione Apollo 11 che portò l'uomo sulla luna; il compositore e direttore di banda Rocco Cristiano, ancora oggi apprezzato per le sue opere; e il giurista e politico Rocco Beneventano.
L'economia sassese si basa soprattutto sul commercio di prodotti agricoli e caseari, grazie alla presenza di vasti campi e pascoli incontaminati. Tra le produzioni tipiche, spicca il pecorino, dal sapore intenso e deciso, lavorato da aziende locali a conduzione familiare. Oltre agli altri formaggi e ai deliziosi insaccati, tutti rigorosamente prodotti a mano, piatti tradizionali sono l’antichissima “Mnestra ‘mbastata”, minestra impastata a base di patate, i "Bocconotti”, dolci con crema di castagne, e i “Pupar Crusc’”, i caratteristici peperoni della zona lasciati essiccare al sole e mangiati fritti.
Dalle vette di Sasso di Castalda nei giorni tersi e ad alta visibilità è possibile scorgere i tre mari della nostra Penisola.
Anticamente si credeva che le sorgenti d’acqua pura che scorrono tra i boschi avessero proprietà benefiche e curative.
A Sasso di Castalda ogni anno nel mese di agosto si tengono il “Palio del Faggio” e il “Palio di Sassolino”: si tratta del primo gioco dell’oca a dimensioni d’uomo che vede partecipare sia adulti che bambini.