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Chiesa Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria, insieme alla vecchia Parrocchiale, oggi Chiesa di Santo Spirito, rappresenta un complesso monumentale di grande valore storico e artistico a Ceriana. Questo luogo è la
sede della Confraternita dei Rossi, la più antica delle confraternite locali, ed è profondamente radicato nella tradizione spirituale e culturale del borgo.
Una fondazione medievale.
L'oratorio risale al XIV secolo, mentre la Chiesa Parrocchiale fu originariamente costruita in stile romanico durante il Medioevo e successivamente ricostruita nel XVI secolo. Questo complesso riflette l'evoluzione architettonica e spirituale del borgo, con influenze romaniche e barocche che convivono in armonia.
Arte e fede.
L’Oratorio custodisce importanti testimonianze artistiche e devozionali, tra cui opere d'arte sacra, stucchi dorati e affreschi che raccontano la vita e il martirio di Santa Caterina. Di particolare rilievo è l’altare marmoreo del XVIII secolo, un capolavoro di scultura che ospita il trittico di Santa Caterina. L’originale, attribuito a Francesco Brea, è conservato nella Chiesa Parrocchiale.
Celebrazioni e tradizioni.
La festa di Santa Caterina, celebrata il 25 novembre, è uno degli eventi più sentiti dalla comunità di Ceriana. Preannunciata da un triduo di preghiera, include la solenne accensione della lampada votiva e culmina con la Santa Messa, una processione e il concerto della Banda Musicale; un'occasione per immergersi nelle tradizioni locali e vivere momenti di autentica spiritualità.
Curiosità
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Per apprezzare appieno la bellezza di questo complesso, si consiglia di osservarlo dal loggiato panoramico di via Visitazione. Da qui, l'Oratorio e la Chiesa vecchia si rivelano in tutto il loro splendore, offrendo un colpo d’occhio unico sulla storia e l’architettura di Ceriana.
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L'archivio dell’Oratorio, considerato tra i più completi della zona, contiene documenti storici risalenti al XVI secolo, inclusi registri di iscrizioni, libri contabili e ricevute, come quelle relative alla realizzazione del trittico di Francesco Brea. Ancora oggi, il registro degli iscritti è aggiornato regolarmente, a testimonianza di una tradizione viva e attuale.