Il
Castello di Noepoli, meglio noto come
Palazzo Vitelli, sorge in cima ad una collina, proprio all’ingresso del borgo, e risale al
XV secolo. Ospita nelle proprie sale gli
uffici del Municipio e del Corpo Forestale, e si presenta come una tipica
costruzione signorile che con le sue antiche mura e l’originaria struttura ha mantenuto inalterato il fascino dei tempi passati.
Ancora oggi potrete vedere le
torri di guardia, una delle quali sporge sulla piazza del paese,
Piazza Marconi, denominata dagli abitanti “
la Torretta”, la quale si affaccia dall’alto sulla Valle del Sarmento, offrendo scorci di impareggiabile bellezza.
Il Castello, che ospita spesso mostre ed eventi, custodisce autentici tesori, a cominciare dal magnifico
portale in pietra che presenta bellissime
decorazioni risalenti al XVIII secolo. Al suo interno potrete ammirare anche una preziosa
pietra tombale del XIV secolo che ritrae un guerriero dormiente su un cuscino, chiamato dai noiesi “Iacuvill”, e su cui sono incise alcune
parole in latino che, originariamente, dovevano comporre un epitaffio, oggi non più leggibile a causa dell’usura provocata dal tempo e dagli agenti atmosferici. Dalle poche parole rimaste si evince che un certo Giacomo Ionata dedicò questo sarcofago in pietra al pio Giacomo Fortunato, benvoluto da tutti gli abitanti del borgo per la sua bontà e generosità.
Nella sala al primo piano del Palazzo, fino a qualche anno fa si trovava il
Museo Antica Noja, dedicato alla civiltà contadina – oggi chiuso a causa della precaria stabilità della copertura – che al suo interno custodiva la ricostruzione di una tipica abitazione rurale e gli oggetti provenienti dal territorio noiese, riconducibili al mondo contadino e alla vita domestica. Erano esposti anche strumenti utilizzati nei lavori artigianali, attrezzi del lavoro pastorale e per la lavorazione del latte, arnesi che servivano per la filatura e la tessitura, e arredi di un'aula scolastica di inizio Novecento.
Curiosità
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Il Castello presenta diversi passaggi segreti e vie di fuga che oggi gli esperti mirano a recuperare e valorizzare, rendendoli fruibili ai visitatori.
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Intorno al Castello sono stati effettuati degli scavi che hanno riportato alla luce tombe romane, lance e lucerne, che testimoniano un passato assai antico, forse risalente all’era pre-cristiana.