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BENVENUTO A GIBELLINA, IL BORGO DELL'ARTE CONTEMPORANEA!
Gibellina è un borgo siciliano della provincia di Trapani, di 3.805 abitanti, rinato dopo il terremoto del Belice .... Il paese vecchio venne infatti distrutto interamente da un forte sisma che colpì tutta la Valle del Belice nel 1968 e la nuova Gibellina fu ricostruita ex novo circa 20 km più lontano dai ruderi del vecchio borgo. Gibellina venne riedificata con l'aiuto di artisti locali e non, che costruirono un nuovo paese con un assetto urbano a forma di farfalla.
Sebbene il comune abbia subìto ingenti danni alle sue architetture, è possibile ancora oggi osservare particolari di edifici storici che si sono in parte mantenuti anche grazie ai restauri effettuati. Tra questi il Baglio Di Stefano, un'antica masseria di appartenenza ai baroni Di Stefano, che preserva ancora oggi delle minuscole parti della struttura originaria. La struttura richiama una costruzione tipica della zona di Trapani e conserva ancora oggi l'architettura di una fattoria fortificata trasformata successivamente in centro dei latifondi. La masseria presenta una doppia corte, ubicata su un terreno in forte pendenza, sulla cui cima vi è il grande magazzino del grano, più a sud i magazzini, gli uffici, la torretta d'ingresso e tra le due corti la casa padronale che si collega al giardino ornamentale. Inoltre, permangono il palmeto, l'arredo e i sedili in pietra, la fontana, la vasca d'accumulo delle acque e le condutture in terracotta. Oggi il complesso ospita la sede della "Fondazione Orestiadi" e del Museo delle Trame Mediterranee.
Gibellina è nota per essere un museo "en plein air" d'arte contemporanea. Non potete sicuramente non visitare il Museo d'Arte Contemporanea, noto come MAC, in cui potrete ammirare 2000 opere d'arte tra dipinti, sculture e fotografie di artisti che accorsero nella Valle del Belice per dare il proprio contribuito alla ricostruzione di Gibellina. Tra questi vi furono Enrico Baj, Mimmo Rotella, Nino Soldano Corrado Cagli e molti altri artisti. Il visitatore che entra nel museo compie un viaggio nell'arte contemporanea, dai primi del Novecento fino ai giorni d'oggi, seguendo un iter suddiviso in otto sezioni che segnano il percorso espositivo storico-cronologico. Fra le opere più importanti vi è certamente il "Ciclo della Natura", composta da dieci grandi tele dedicate ai bambini di Gibellina, un'opera del maestro Mario Schifano realizzata nel 1984 e a cui è dedicata un'intera sezione del Museo. Nondimeno, "La notte di Gibellina" rievoca la notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1970, quando venne organizzata una fiaccolata in memoria del secondo anniversario del sisma, realizzata da Renato Guttuso.
Per continuare il vostro viaggio nella meravigliosa terra di Gibellina, non perdetevi le Orestiadi, un Festival internazionale che si svolge annualmente dal 1981, e che vede l'alternarsi di rassegne, spettacoli teatrali, mostre d'arte, musica e poesia per ricordare Gibellina, la sua tragedia ma anche la sua rinascita. Nell'estate 2021 il Festival ha tagliato il traguardo di 40 edizioni, e durante questi anni ha portato in città artisti di un certo calibro che hanno preso a cuore la storia di Gibellina, interessandosi al progetto e partecipando attivamente al festival.
Il borgo di Gibellina è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Gibellina è considerato il terzo polo di un triangolo dedicato all'arte: Segesta e Selinunte raccontano l'arte antica mentre Gibellina è rappresentante dell'arte contemporanea.
Il toponimo deriva dall'arabo "gabal", che significa monte.
Importanti case di moda come Yves Saint Laurent, Bottega Veneta e Hermès, hanno scelto Gibellina per i propri shooting fotografici. La presenza di splendide opere d’arte contemporanea è sicuramente fonte di attrattiva per le aziende che vogliono promuovere la propria immagine.
Sul viadotto che conduce all'ingresso del paese si trova la Stella del Belice, un'enorme porta-scultura in acciaio, opera di Pietro Consagra, divenuto simbolo della città.
Sulle rovine del paese antico distrutto dal terremoto, l'artista Alberto Burri ha realizzato il "Grande Cretto di Gibellina", una distesa di cemento bianco levigato caratterizzata da piccole crepe che ripercorrono le vecchie strade urbane. L'opera vuole enfatizzare i resti del paese ed è la più grande opera d'arte ambientale esistente in Italia.