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BENVENUTO A LUOGOSANTO, IL BORGO DI GRANITO, CAPITALE RELIGIOSA DELLA GALLURA E CITTA' DEL VINO!
Luogosanto è un antico borgo sardo di 1.841 abitanti, incastonato nel cuore verde della Gallura, protetto da un bosco dal quale svettano tre cime granitiche: Monti Casteddu, Monti Gjuanni e Monti Ruju .... La sua posizionestrategica consente di raggiungere in mezz'ora di auto le rinomate spiagge di Aglientu, Arzachena, Palau, Santa Teresa e Trinità, ma anche i monti e la città di Tempio Pausania.
L'antica origine del borgo è testimoniata dalla presenza significativa di strutture nuragiche. A poca distanza dal centro abitato è possibile visitare il Complesso Nuragico di Monti Casteddu, un'area dal notevole valore archeologico e naturalistico, all'interno della quale è stata rinvenuta in tempi recenti la struttura più importante dell'intera area gallurese: la Capanna delle riunioni. Così chiamata poiché si presume fosse un luogo di ritrovo con funzioni politiche, conserva al suo interno un focolare centrale, circondato da 40 sedili di pietra, tra i quali spicca un seggio più alto e lavorato, probabilmente occupato dal membro più importante della comunità. Nell’area antistante si possono rilevare altre 7 capanne crollate, che formavano il villaggio. Qui il fascino archeologico si fonde con quello paesaggistico e naturalistico, regalando al visitatore un'esperienza unica, in un flusso continuo di stimoli sensoriali.
Altro vero e proprio parco naturalisticoè l'area dell'Eremo di San Trano, un luogo di culto adagiato sopra un imponente pianoro granitico, in posizione dominante sul borgo, caratterizzato da rocce dalle forme bizzarre scolpite dal maestrale, e contorti olivastri della macchia mediterranea brucati dalle capre, che crescono nelle fessure del granito. L'affascinante chiesetta campestre sorge nel punto in cui furono trovate le spoglie dei santi anacoreti Trano e Nicola che nel IV secolo si erano ritirati qui in eremitaggio per pregare; è proprio dal culto dei due eremiti, tuttora vivo, che deriva il nome di Luogosanto. Il panorama che si può godere dall'Eremo, che affaccia sulla Gallura settentrionale e sulle coste della Corsica, lascerà il visitatore attonito.
Nella incantevole vallata di Crisciuleddu, lungo le sponde di un ruscello, non potrete perdere uno degli esemplari più imponenti di Quercus suber: la Quercia da sughero di Luogosanto. Con un'altezza di 20 metri e una circonferenza di 385 centimetri, l’albero rientra nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia. Il sughero è una preziosa risorsa naturale che caratterizza le colline della Gallura, utilizzato dall'uomo fin dall'antichità per realizzarvi mestoli, vassoi, contenitori. Oggi, oltre al più comune tappo da imbottigliamento, il sughero viene adoperato come isolante nelle murature e nelle coperture; come tessuto per vestiti, accessori e rivestimenti di lusso; nell'oggettistica per la casa; nei presepi. Potrete visitare su richiesta il Laboratorio Artigianale Lacu di Antonello Solinas, che col sughero crea presepi ispirati al borgo di Luogosanto e agli stazzi della Gallura.
Il borgo di Luogosanto è questo e molto altro ancora...
Curiosità
La Basilica di N.S. di Locusantu ha il raro privilegio della "Porta Santa", che si apre ogni sette anni e resta aperta ai pellegrini per un anno intero.
Pur essendo uno dei più piccoli paesi della Gallura, Luogosanto ne è da secoli la "capitale religiosa" e l'8 settembre accoglie tutta la comunità gallurese nella "Festa Manna di Gaddura".
Molti galluresi percorrono decine di chilometri per fare scorta dell'acqua depurativa della vicina sorgente di La Filetta.
Luogosanto è il paese che conserva il maggior numero di architetture risalenti all'affascinante "Età Giudicale" del Medioevo gallurese.
Per tanti secoli, Luogosanto è stato un santuario campestre, con la basilica, il convento francescano e le case dei novenanti, circondati da mura.
Il fresco e roccioso bosco di Luogosanto è una delle destinazioni internazionali più gettonate dagli arrampicatori in stile "boulder" e dagli spericolati ciclisti "down hill".
Nel territorio di Luogosanto si possono visitare ben 20 chiese campestri, 3 chiese urbane, 1 cappella cimiteriale, 7 antichi ruderi religiosi e 6 siti di chiese scomparse.
Luogosanto, grazie alle sue cinque rinomate cantine vinicole, è stata recentemente nominata "Città del Vino".
Citazioni famose
Luogosanto, è la Mecca della Gallura. A coloro i quali non possiedono la dovuta dose di devozione, la "religio loci" non offre il giusto richiamo per compiervi un pellegrinaggio, ma il viaggiatore che invece nutre ossequio per le opere della natura sarà ampiamente ripagato dal magnifico panorama che le montagne offrono di un immenso territorio e della felice posizione del paese. Cit. John Warre Tyndale, 1849
Cantu campu decu fà / sempri onori a Locusantu / ch’è la tarra di l’incantu / di ca veni a istragnà.(Fin quanto campo devo fare / sempre onore a Luogosanto / ch'è la terra dell'incanto / di chi viene in visita).Cit. Francesco "Cicchéddu" Mannoni, poeta e cantante popolare, XX secolo.
Cenni Storici L'etimologia del nome Luogosanto - in gallurese Locusantu, in sardo Logusantu - risale al XIII secolo, quando dei frati francescani, guidati dalla Madonna che gli sarebbe apparsa in sogno, trovarono le spoglie dei santi eremiti San Nicola e San Trano. Proprio qui, decisero di edificare due chiese, oltre ad un convento e ad una terza chiesa dedicata alla natività della Beata Vergine Maria. Grazie a papa Onorio III, quest'ultima chiesa ottenne il titolo di basilica minore e il privilegio della porta santa, accrescendo la centralità religiosa di Luogosanto per i devoti della Gallura e non solo. Fu attorno al Santuario che a partire dal 1800 iniziò a svilupparsi il borgo.
Nel 1947, Luogosanto divenne comune autonomo, annettendo al proprio territorio circa 200 "stazzi" - tipiche abitazioni e aziende agricole autosufficienti - e 5 borghi - Bulbuseddu, Chessa, Crisciuleddu, Lu Mocu e Vaddidúlimu.
L'economia del borgo, prevalentemente basata sul settore agropastorale, negli ultimi decenni sta puntando sul turismo, con la valorizzazione del centro storico e dei numerosi siti archeologici e naturalistici.