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BENVENUTO A CAMPODIPIETRA, UN ANTICO BORGO MOLISANO!
Campodipietra è un borgo molisano della provincia di Campobasso di 2.447 abitanti. È situato a 500 metri s.l.m. alle pendici di una cresta degli Appennini e il suo centro storico sorge su uno sperone roccioso affacciato su un burrone, noto come “fosso a basso” ....
Il borgo è circondato da colline ed è attraversato da numerosi corsi d’acqua, come vari ruscelli e i torrenti Ruviato e Tappino, oltre alle tante fonti d’acqua purissima, come la Cigliana, la Iarea e la Petuglia.
Menzionato per la prima volta nel 1022 in occasione della spedizione dell’imperatore Arrigo II di Sassonia contro la Puglia bizantina, il borgo pare esistesse già in epoca sannitica, come testimoniano i reperti rinvenuti nel territorio e databili tra VII e il IV secolo a.C., oggi conservati al Museo Sannitico di Campobasso. Fu anche una colonia romana come si evince dalle varie necropoli e dalle tre ville rustiche, riportate alla luce nelle contrade Pezze Grandi, Marchisi e Valli, e soprattutto dal ritrovamento di due lastre funerarie certamente di fattura romana.
Diversi sono le gli edifici religiosi e i monumenti che potrete ammirare percorrendo gli stretti vicoli del centro storico, in un'inalterata e suggestiva atmosfera medioevale intrisa di affascinanti testimonianze del passato. Da vedere sono la Chiesa di San Martino Vescovo, in stile barocco, con il bellissimo affresco dell’Immacolata e i dipinti dei Quattro Evangelisti risalenti al Settecento; l’antica Cappella di Santa Maria in Valle che custodisce un quadro della Madonna col Bambino; e la Cappella di San Bonaventura, più volte restaurata, che in passato ospitava un gruppo di suore francescane e dove oggi è conservata, tra antiche tracce medievali, una delle lapidi funerarie d’epoca romana che raffigura due coniugi.
Un luogo suggestivo è il seicentesco Oratorio di San Bonaventura, situato nell’antico palazzo baronale della famiglia Paventi di San Bonaventura, dove potrete trovare alcune opere d’arte di grande pregio, come quadri e statuette religiose.
Merita una visita anche l’ex Palazzo Ducale, un tempo la costruzione più grande del borgo, che nei secoli passati fu la residenza dei nobili del paese, tra cui della duchessa di Campolieto, Claudia Carafa, che lo fece costruire nel corso del Seicento.
Gli amanti dello sport, poi, potranno usufruire dell’impianto del Centro Sportivo M2 di Campodipietra - con la piscina e le varie sale fitness - che offre anche un’area beauty e relax.
Il borgo di Campodipietra è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il nome del borgo deriva dall’unione della parola “campus”, utilizzata per indicare gruppi di insediamenti campestri e per battezzare nuovi luoghi, con la parola “pietra”, di incerta derivazione, forse ricollegabile alla natura rocciosa del territorio. Secondo alcuni la denominazione prenderebbe origine dal nome del proprietario dell’area di terra dove è stato fondato il borgo, ovvero Campo di Pietro. In documenti antichi viene menzionato come “Campus de Petra”, il che fa pensare che Petra fosse una donna. Secondo altre fonti, il nome sarebbe dovuto al rinvenimento nei pressi dell’attuale centro abitato della “pietra”, la lastra funeraria di epoca romana col bassorilievo che ritrae due figure che si stringono la mano, probabilmente due coniugi.
Nell’antica Campodipietra, un tempo circondata da mura, si poteva entrare attraverso quattro porte: la "Porta della Terra”, che era l’entrata principale, la “Porta delli Giulii”, la “Porta del Ponte” e la “Porta di Santa Maria”.
In base a quanto riportato dalle antiche mappe, un tempo le colline di Campodipietra erano coltivate a vigneti e uliveti e le terre non destinate al pascolo di ovini erano usate per la produzione di grano, mais, legumi, canapa e lino.
Il borgo in passato era luogo di sosta per i pastori e le greggi che praticavano la transumanza: il territorio in cui è situato, infatti, è stato per secoli un punto di passaggio strategico per la presenza del tratturo Lucera-Castel di Sangro, un’antica via di transumanza che collegava l'Abruzzo con la Puglia.
Grazie agli antichi atti notarili, ad alcune fotografie d’epoca e alle testimonianze degli anziani del borgo, è stato possibile ricostruire l'antico abito tradizionale indossato dagli uomini e dalle donne del ceto contadino del borgo tra la fine del Seicento e la prima metà del Novecento. Si tratta di un costume dai colori, fogge e decorazioni particolari, che sicuramente ha risentito dell’influenza della moda spagnola e soprattutto di quella francese di epoca moderna.
In passato nel borgo sorgevano numerose chiesette, molte delle quali furono abbandonate per secoli, come la Chiesa di Santa Sabina di origine medievale e la Chiesa di Santa Maria di Loreto.
Presso la sala conferenze del Centro Sportivo M2 si è tenuta ad ottobre 2021 la prima edizione del gala “Le stelle del nuoto del Molise”.
Il borgo ha la sua squadra di calcio, l'A.S.D. Campodipietra, che gioca nel campionato di Eccellenza Molise.
Una contrada del borgo è denominata “mulino della duchessa” in ricordo della benvoluta duchessa Claudia Carafa che l’acquistò nel Seicento e probabilmente vi fece costruire un mulino.