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BENVENUTO A MORTERONE, IL BORGO PIU' PICCOLO D'ITALIA!
Monterone è un piccolissimo borgo lombardo di soli 29 abitanti, adagiato in una conca naturale circondata da valli, sul versante est del Monte Resegone e alle pendici dell'omonimo Pizzo. Il suo territorio, perlopiù boschivo, appartiene alla comunità montana della Valsassina....
Morterone è raggiungibile attraverso la Strada Provinciale 63 che parte da Ballabio: un itinerario panoramico a tornanti particolarmente apprezzato da ciclisti e motociclisti. Il centro storico del borgo è formato da un piccolo agglomerato di case costruite attorno alla Chiesa Madre della Beata Vergine Assunta, immerse nel verde della natura circostante. Caratteristiche sono le casette in località Frasnida, realizzate con le cosiddette "piode" ricavate dall'omonimo canale fin dal Seicento, tra le quali una delle più antiche è datata 1812! In località Pradello potrete invece osservare una serie di sculture e dipinti ad opera di artisti di livello internazionale. Questo Museo a cielo aperto di Arte contemporanea ha la particolarità di essere immersonel verde, tra le case del borgo, secondo la concezione filosofica della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi, che pone l'arte in stretta relazione con la natura.
Questa piccola perla della Valsassina offre numerosi sentieri montuosi incontaminati, da esplorare sia durante la bella stagione in mountain-bike, a cavallo o con gli scarponcini da trekking; sia d'inverno con la neve, calzando gli sci o le ciaspole. Splendido il "Sentiero dei grandi alberi", un'escursione facile e rigenerante all'interno della Foresta Regionale Resegone, durante la quale potrete ammirare splendide piante monumentali descritte da cartelli segnaletici, e al contempo - con una breve deviazione durante il percorso - scoprire la storia di questi territori rurali dove un tempo vi erano soltanto pascoli. Se amate passeggiare a piedi, essendo la valle di Morterone una interessante area carsica potrete esplorare grotte, doline e forre.
Ogni anno a Maggio, i pascoli di Morterone sono il punto di arrivo della tradizionale transumanza degli ovini della famiglia Galbusera, storica dinastia di pastori brianzoli. Lo spettacolare evento vede un fiume di migliaia di pecore giungere qui dalla Brianza, e salire verso la montagna per la bella stagione. Dal 2019 l'UNESCO ha riconosciuto questa antica pratica della pastorizia come "Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità", avente radicipreistoriche con percorsi lungo le "vie d’erba" dei tratturi che testimoniano l'importante equilibrio tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali.
ll borgo di Morterone è questo e molto altro ancora!
Curiosità
Morterone si trova in posizione isolata, tanto che la valle ai suoi piedi si chiama Remota. Il paese più vicino dista circa 17 km di curve a gomito, ed è lì che bisogna recarsi per andare a scuola, fare la spesa e comprare farmaci.Difficoltà logistiche ben ripagate dalla bellezza incontaminata della natura e dal lento scorrere della vita.
Affacciato sul territorio bergamasco, ma legato storicamente a Lecco, Morterone è l'unico paese collocato in una valle tributaria della val Taleggio a non far parte della provincia di Bergamo.
Il borgo si sviluppò soprattutto tra Cinquecento e Seicento, quando la popolazione salì a 320 abitanti e ricevette perfino la visita di San Carlo Borromeo.
Nei primi del Novecento cominciò lo spopolamento, principalmente a causa degli insufficienti collegamenti stradali. Oggi nel borgo risiedono circa 29 persone - 12 fisse tutto l'anno - prevalentemente anziane, con qualche coppia giovane. Nei mesi estivi gli abitanti crescono con il ritorno delle famiglie emigrate e l'arrivo dei turisti.
La signora Augusta Manzoni è la signora più longeva del borgo. Nata nel 1941, ha vissuto tutta la sua vita qui ed è la memoria storica di Morterone. Fino al 2000 ha gestito una trattoria che al contempo era uno spaccio alimentare. Il residente più giovane è invece il piccolo Denis, nato nel 2020.
La famiglia Invernizzi, fondatrice dell'omonima azienda casearia, è originaria di Morterone.
La dislocazione delle case fuori dal centro del borgo, in località spesso abitate da una sola famiglia, è una chiara testimonianza della secolare usanza dei "bergamini" - i mandriani transumanti - di utilizzare queste piccole dimore con grandi stalle e soltanto pascoli attorno nel periodo da marzo a settembre, quando le greggi venivano portate in transumanza dalla pianura afosa ai freschi prati della Valsassina.
Citazioni famose
...In così silente conca d’incontaminatezza, senti l’eco dell’evaporo incomprimibile dell’universo e ti colpisce la luce tutta mentale di fulgidissimi logoisbrendoli di spaziotempo che s’infugano sull’orizzonte impercettibili. Qui la natura si ricrea in visionarietà di fantasiapensiero e la fantasiapensiero si origina dalla stessa natura con la quale è tutt'uno. Natura Naturans di cui l’uomo è coscienza intrinseca, non componente estraneo che vuole dominarla e deturparla. Questo è il senso del vivere a Morterone e il messaggio che Morterone vuole trasmettere. Abbellito con opere d’arte della più pura creatività, Morterone è segnale di poesia. Cit. di Carlo Invernizzi, 1995.